Per-Oskar Leu usa diversi mezzi – bronzo, scultura in pietra, pittura a olio, video e ready-made – senza legarsi ad uno in particolare.
Sfrutta fonti storiche e riferimenti della cultura occidentale, tratti ad esempio dalla letteratura o dal cinema, col proposito di fornire chiavi di lettura per comprendere tematiche politiche e sociali attuali. Tutti i suoi lavori, inoltre, mettono in discussione la nozione di autenticità nell’arte. Altre suggestioni cui l’artista si ispira sono il suo paese d’origine e le sottoculture giovanili, cui è da sempre legato per aver fatto parte della scena Punk Hardcore.
Tra le sue mostre personali più recenti ricordiamo: The Lucullan reading circle, una performance basata sul The Trial of Lucullus di Bertolt Brecht, GoetheInstitut, New York (2018); Artists’ book XXXIII (2009), presentato al BLACK PAGES, Salzburger Kunstverein, Salzburg (2018); Before the War, 1/9unosunove, Roma (2017); Benjamin Tiven c/o Per-Oskar Leu – An alternate correspondence, 1/9unosunove, Roma (2014); The Suitcases of Mr O.F, 1/9unosunove, Roma (2012); Crisis and critique, Triple Canopy, New York (2012); The English: Are they Human? Commercial Road, un progetto della rivista Cura, Metropolitan University, Londra (2012).
Tra le più importanti e recenti mostre collettive: #15, 1/9unosunove, Roma (2020); Migration: traces in an art collection, Stockholm (2019); FREUX FOLLETS, BBB Centre d’Art, Tolosa, Francia (2016); I SKUGGAN AV KRIGET, Malmö Konstmuseum, Svezia (2015); AGITATIONISM, EVA International Biennial, Limerick, Irlanda (2014); In These Great Times, Kunstnernes Hus, Oslo (2014); Studio Exhibition, Whitney Independent Study Program, New York (2013).
Ha partecipato alla fiera NADA New York con 1/9unosunove nel 2015.