la chat grenouille
versioni di una gatto-rana dal bestiario di raimundas malašauskas
Il metodo della psicodiagnostica basato sulla lettura e interpretazione di macchie d’inchiostro venne sviluppata dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach nel 1921. Noto come ‘test di Rorschach’ rimane ancora oggi uno tra i dieci principali test psicologici utilizzati in tutto il mondo per determinare le caratteristiche di una personalità e lo stato di salute mentale di un individuo.
Hermann Rorschach (1884 – 1922) fu anche un artista abile e affermato che espresse attraverso i suoi disegni e acquerelli il proprio interesse verso l’ambiguità delle immagini ancora prima di dedicarsi al metodo della diagnosi psichica. Tra le varie creature che rappresentò ci fu ‘La Chat Grenouille’ (la gatto-rana), una creatura a metà tra un gatto e una rana. Il muso è nascosto all’osservatore, mentre il dorso potrebbe rappresentare allo stesso tempo quello di un gatto o di una rana.
Affascinato dalle molteplici ambiguità insite in un’immagine, Raimundas Malašauskas ha chiesto ad alcuni artisti di realizzare versioni della rana-gatto da includere nel suo bestiario*. Il suo intento è quello di suscitare interpretazioni soggettive della riproduzione, anche se il confronto con il gatto-rana ha sollevato allo stesso tempo riflessioni sulla simmetria, diagnosi psichica ed economia. Il risultato di queste differenti interpretazioni varia dalla scultura al disegno e alla musica.
Un autoritratto di Raimundas Malašauskas realizzato da Alexandre Guirkinger e curato dallo stesso Malašauskas si unirà alle versioni della gatto-rana realizzate da Fia Backström, Pierre Bismuth, Judith Braun, Liudvikas Buklys, Céline Butaye, Etienne Chambaud, Audrey Cottin, Mariana Castillo Deball, Jason Kalogiros, Pierre Leguillon, Nicholas Matranga, John Menick, Aurélien Mole, Milena Muzquiz, Elena Narbutaite e da un artista sconosciuto.
*Il bestiario di Raimundas Malašauskas contiene creature che non hanno necessariamente seguito le naturali leggi evolutive, ma che sono state immaginate e create da artisti. “Il mio bestiario scaturisce da un interesse cripto-museologico verso animali immaginari come l’unicorno, o figure mentali come il Gatto di Schrödinger o verso creature sconosciute, non catalogate, ancora da scoprire. Vi ricordate quando Master Shake in Aqua Teen Hunger Force ha accidentalmente creato Hand Banana, il cane, immergendo la mano nella vasca di Carl? Questo genere di creature è lì” (conversazione con Jonas Zakaitis, Spike 24 – 2010).
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