Jonathan VanDyke vive e lavora a New York. Tra le mostre personali più recenti si possono ricordare: How to Operate in a Dark Room, 1/9unosunove, Roma, 2019; The Patient Eye, The Columbus Museum, Colombus, Georgia (2018); L blue N black I green M orange K Violet, 1/9unosunove, Roma, (2015); Traunitz, Loock Gallery, Berlino (2014); Four Boxes Gallery, Krabbesholm Hojskole, Skive, Danimarca (2014); Oltre l’oblio, 1/9unosunove, Roma (2013); The Painter of the Hole, Scaramouche, NY (2013). Ha partecipato a NADA New York con 1/9unosunove a Marzo 2017 e a abc Berlin nel Settembre del 2015. Tra le sue numerose performance ricordiamo: The Patient Eye presentata al The Columbus Museum nel 2018; Movements for Monoliths, presentata allo Storm King Art Center, NY; Stranger Suite, una performance in tre parti presentata al New York Performance Artists Collective Fire Island nel 2014; Self Portrait as My Mother, presentata da Qwatz a Rome nel 2013; The Long Glance, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, 2011; With One Hand Between Us, parte della Performa 2011, New York City. Inoltre ricordiamo la “durational performance work” Cordoned Area, con Ellis and Botana, presentata al The National Academy Museum, New York (2013), Vox Populi, Philadelphia (2012), e Socrates Sculpture Park, New York (2011). Nel 2005 si è laureato in Scultura presso il Bard College, ha poi frequentato la Skowhegan School nel 2008 e l’Atlantic Center for the Arts nel 2007, dove ha seguito le lezioni dell’artista Paul Pfeiffer. E’ attualmente iscritto alla facoltà di “Devised Performance and low residency MFA programs” all’ Università delle Arti di Philadelphia, ed è stato un “visiting artist” al CalArts di Los Angeles a Novembre 2016.