Jamie Shovlin è un artista concettuale. La sua pratica consiste nella messa in scena di situazioni fittizie, ma verosimili, in un gioco tra realtà ed illusione. A tal fine, impiega tutte le sue capacità tecniche di disegnatore, pittore, scrittore, tipografo, e vi abbina un’ironia intellettuale.
Le sue creazioni si interrogano sulla forza dei mezzi di comunicazione e su come riescano ad influenzare lo sviluppo sociale.
Promuovendo una molteplicità di punti di vista, l’artista incoraggia a riconsiderare le categorie sensibili e intellettive attraverso le quali interpretiamo e ci relazioniamo con ciò che ci circonda, col fine di mettere in discussione certezze acquisite, considerate autorevoli dalla massa.
Tra le più recenti mostre personali ricordiamo: Subs, The Gallery, Leicester, Regno Unito (2017); Windows and Orphans, dkuk, Londra, Regno Unito (2016); Philomene Pirecki c/o Jamie Shovlin – an alternate correspondence, 1/9unosunove Roma (2015); Hiker Meat, Corner House, Manchester, UK (2013); Thy Will Be Done, Tullie House, Carlisle, Regno Unito (2011); Three (and a half) Films, 1/9unosunove, Roma (2011).
Tra le esposizioni collettive: #15, 1/9unosunove, Roma; Daydreaming with Kubrick, Somerset House, Londra, Regno Unito (2016); David Cronenberg: Transformation, MOCCA (Museum of Contemporary Canadian Art), Toronto, Canada (2013); NEON: La Materia Luminosa dell’arte, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2012); Bouvard and Pécuchet’s Compendious Quest for Beauty, David Roberts Art Foundation, Londra (2012).
La sua ultima performance è stata Lustfaust perform Hiker Meat, in collaborazione con Fondazione Giuliani e MACRO – Museo d’Arte Contemporanea, Teatro Eliseo, Roma (2011).
Nel 2015 ha partecipato alla fiera ESTE ARTE, Punta del Este, Uruguay.
Alcune delle sue opere sono conservate in prestigiose collezioni: Manchester Museum, Hiscox Art Collection; Saatchi Collection, Londra; David Roberts Collection, Londra.