REAZIONE A CATENA. Differenti vie della Pittura #1
a cura di Gino Pisapia
REAZIONE A CATENA. Differenti vie della Pittura #1 è il primo episodio espositivo di un più articolato progetto in progress, composto da varie mostre in diverse città, che intende restituire alla visione un’ampia panoramica sull’attuale stato della pittura italiana, offrendosi alla compilazione di una sorta di mappatura fatta e agita da artisti che hanno privilegiato questo linguaggio, senza tener conto di alcun vincolo tematico, biologico o geografico; l’unica conditio sine qua non è che gli artisti siano in vita e nati in territorio italiano. Un secondo elemento peculiare che caratterizza l’esposizione, che assume le sembianze di una collettiva ad episodi, è dato dal modus operandi adottato nella selezione di artisti e opere. Infatti il modello processuale sul quale si costruisce il
percorso è ottenuto seguendo un elementare algoritmo capace di gestire potenzialmente un numero infinito di artisti e opere. Il titolo della mostra fa riferimento alla letteratura scientifica e nello specifico all’ambito fisico-chimico, dove con Reazione a Catena si intende descrivere quei fenomeni in cui una reazione o un evento genera tra i suoi prodotti alcuni prodotti uguali a quelli che hanno dato origine alla reazione e sono in grado di iniziarne una nuova proseguendo all’infinito. Nel 1923, lo scienziato danese Christian Christiansen e l’olandese Hendrik Anthony Kramers, nell’ambito degli studi sulla polimerizzazione, rilevarono che una reazione a catena non dovesse iniziare necessariamente con una molecola eccitata dalla luce – come ipotizzato già nel 1913 dal chimico tedesco Max Bodenstein – ma sarebbe potuta iniziare anche con due molecole che collidevano violentemente. L’energia generata dalla collisione produce due o più molecole instabili
alimentando la catena di reazione che può espandersi e crescere in maniera esponenziale. Da queste suggestioni la mostra eredita il modello processuale grazie al quale si autocostruisce seguendo la progressione 2, 4, 8, 16, e così via.
Come dichiara il curatore: “Ho provato a vestire i panni del fisico/chimico in laboratorio, sostituendo agli elementi gli artisti e inserendo personalmente, in ogni sequenza dell’ elementare algoritmo che ho elaborato alcuni nomi che ritenevo rappresentativi di un certo modo di fare pittura. Ho così ottenuto la mia reazione”.
Proseguendo chiarisce: “Non si intende pertanto qui presentare la completezza del panorama pittorico italiano contemporaneo né tantomeno evidenziarne strumentalmente un’unica linea di tendenza, anzi si vuole piuttosto definire una modalità espositiva diversa capace di offrire molteplici percorsi e altrettante chiavi di lettura possibili”. E conclude: “In queste condizioni la complessa eterogeneità degli atteggiamenti mentali che gli artisti adottano entra a far parte del gioco dove le cifre stilistiche di ognuno si espandono potenti, travolgenti, e trionfano in uno spazio intellettuale di confronto che appartiene all’esercizio della pratica e non incontra confini, ma anzi, questi si neutralizzano partecipando alla comunione laica del linguaggio”.
Reazione a Catena si origina pertanto dall’invito di due artisti che per approccio, modalità, genere e generazione sono dissimili tra loro, Valentina D’Amaro e Riccardo Guarneri. La prima ha scelto di invitare Angelo Mosca e Lorenza Boisi, il secondo ha optato per Claudio Olivieri e Mauro Cappelletti. A questo punto Angelo Mosca ha deciso di invitare Michele Tocca e il curatore ha inserito Francesco Lauretta, invece Lorenza Boisi ha scelto Jacopo Casadei e di risposta il curatore ha indicato Luigi Presicce. Dall’altro versante della “reazione”, invece, Claudio Olivieri ha invitato Roberto Casiraghi e il curatore ha selezionato Eugenia Vanni, mentre Mauro Cappelletti invita Andrea Fontanari il curatore chiude questo primo episodio del progetto con Gabriele Arruzzo. Assecondando tale modalità il percorso espositivo andrà a costruirsi basandosi su criteri selettivi che si affidano ai rapporti stessi che intercorrono tra gli artisti che “frequentano” lo stesso linguaggio e sono qui invitati a raccontare del proprio viaggio nei territori della pittura in dialogo con il curatore.
Ogni episodio del progetto sarà accompagnato da una piccola intervista agli artisti, consultabile e scaricabile direttamente dal sito della galleria 1/9unosunove.
Per maggiori informazioni contattare:
gallery@unosunove.com