Mat Collishaw si laurea nel 1989 al Goldsmiths’ College di Londra ed è considerato per le sue provocazioni uno dei Young British Artists.
Tra i media predilige la scultura, l’installazione e la fotografia. Inoltre attinge spesso a immagini dei grandi capolavori della storia dell’arte.
Affascinato da tematiche taboo, come il desiderio sessuale represso, il potere dei media sulla capacità immaginativa, ed il concetto di divinità, l’artista da forma ad un mondo crepuscolare. La sua operazione consiste nel sublimare elementi rivoltanti attraverso ornamenti elaborati, ottenendo un’ambiguità tra forma e contenuto. Le ricercate decorazioni si riferiscono al gusto dell’età Vittoriana, dietro il cui progresso scientifico, si nascondono problemi ancora attuali come la prostituzione o la povertà: l’artista vuole criticare indirettamente l’Inghilterra dei nostri anni. Il suo lavoro rappresenta la convinzione che l’unica speranza dell’essere umano di svincolarsi dalla sua natura animale sia riposta nel progresso estetico e scientifico.
Tra le sue mostre personali recenti possiamo ricordare: The Adoration of the Mystic Lamb, St Nicholas’ Church Korenmarkt, Ghent (2020); The End of Innocence, Fundacio Sorigue, Lleida, Spain (2019); The Mask of Youth, Queen’s House, Royal Museums Greenwich, London, UK (2018); Thresholds, Somerset House, London; Birmingham Museum and Art Gallery, Birmingham; Lacock Abbey, Wiltshire, UK (2017); Fountains Relief, Fountains Abbey and Studley Royal Water Garden, North Yorkshire, UK (2016); Mat Collishaw, The New Art Gallery Walsall, West Midlands, UK (2015 -16); In Camera, Biblioteca di Birmingham, UK (2015-16); Black Mirror, Galleria Borghese, Roma (2014); Mat Collishaw, 1/9unosunove, Roma (2014).
Le collettive più importanti nelle quali ha esposto sono: #15, 1/9unosunove, Rome; Daydreaming with Stanley Kubrick, Somerset House, Londra, UK (2016); A weed is a plant out of place, Lismore Castle Arts, Lismore, Irlanda (2016); L’inconscient Pictòric (the pictural unconscious), Museo National D’Art de Catalunya, Barcellona, Spagna (2015); Now you see me, TJ Boulting, Londra, UK (2016); Glasstress, Gotika, Palazzo Franchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Venezia (2015); Since 1843: In the Making, Notthingham Trent University, Notthingham, UK (2014); Leiblichkeit Und Sexualitat / Corporeality and Sexuality, Votive Church, Vienna (2014).
Molti suoi lavori appartengono a collezioni pubbliche di vari musei, come il Centre Georges Pompidou, Parigi; Museum of Contemporary Art, San Diego; Museum of Old and New Art, Tasmania; Tate, Londra.