hands down
magali reus
“Entropia” e “Ordine” potrebbero essere le due parole chiave, per descrivere le opere che Magali Reus ha realizzato per la mostra negli spazi di unosolo project room di Milano.
Magali Reus indaga la possibile umanizzazione dell’oggetto attraverso il conferimento a materiali industriali, spesso asettici, di un coefficiente d’imprevedibilità, di un elemento straniante, che ne rivela la precarietà. Gli oggetti conservano la traccia di una funzionalità che ne giustifica l’esistenza e il nuovo valore estetico, che assumono in rapporto allo spazio in cui si inseriscono.
Nelle sue sculture, l’artista parte da oggetti di consumo di massa – catene, lattine di bibite – e le ordina in composizioni dall’aspetto minimalista, ma che non rinnegano un carattere artigianale. Nelle serie “Absolute Zero” e “A line up”, la perdita di gravità o di equilibrio crea una sensazione di disordine contenuto. Nella serie “Noise”, l’artista introduce rumori e dissonanze grafiche in una struttura visiva incorniciata come per contenerne l’espansione. Tutti questi elementi del vocabolario di Magali Reus diventano parte della sua strategia per allontanare il contesto narrativo intorno all’opera.
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