Jamie Shovlin
Three (and a half) Films with Many Shared Characters
La galleria 1/9unosunove è lieta di annunciare la seconda mostra personale in Italia dell’artista inglese Jamie Shovlin (1978, Leicester, UK).
Risultato di una estesa ricerca e di una meticolosa ricostruzione, la mostra si propone come importante tassello all’interno dell’ambizioso Hiker Meat Project, una indagine sui meccanismi interni di ogni creazione artistica, sia essa un film o un’opera d’arte, e sul grado di controllo che il regista o l’artista detengono sul messaggio del proprio lavoro. Omaggio e insieme profonda analisi di un genere cinematografico controverso ma molto celebre negli anni 70 e 80, i film d’exploitation, il progetto si muove sul labile confine che separa la verità dall’invenzione: attraverso la sapiente combinazione di dati reali e immaginari Jamie Shovlin costruisce una elaborata operazione che ruota intorno a un film (Hiker Meat) mai realizzato e diretto da un regista (Jesus Rinzoli) mai esistito.
Il corpo di nuove opere realizzate per 1/9unosunove descrive la genesi dei poster di tre diverse versioni del film: la versione italiana del 1979, la versione spagnola del 1981 e infine quella americana del 1981. I disegni preparatori, i materiali d’archivio, i documenti e le illustrazioni che delineano le varie fasi di sviluppo della storia e dei personaggi, vengono collocati retrospettivamente nel contesto in cui si suppone siano stati prodotti. Dalla tipologia dei personaggi ai costumi, dalla grafica ai caratteri tipografici, tutto rispecchia le convenzioni del genere cinematografico cui l’artista si ispira, contribuendo a confondere ulteriormente lo spettatore sulla effettiva esistenza del film attraverso una studiata presentazione delle informazioni.
L’inaugurazione della mostra precede la performance live Hiker Meat (Rough Cut) di Jamie Shovlin e dei Lustfaust che avrà luogo mercoledì 2 febbraio alle ore 20 presso il foyer del Teatro Eliseo di Roma, evento promosso dalla Fondazione Giuliani in collaborazione con il museo MACRO di Roma.
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