universolo
elín hansdóttir
Nessuna parola può venire scritta senza prima essere stata vista, e prima di trovare la strada fino alla pagina deve prima essere stata parte del corpo, una presenza fisica con cui si è vissuti…allo stesso modo in cui ognuno vive con il proprio cuore, il proprio stomaco ed il proprio cervello. La memoria, quindi, non tanto come passato che racchiudiamo in noi, ma come prova del nostro vivere nel presente. Se un uomo vuole infatti essere davvero presente fra le cose che lo circondano, non deve pensare a se stesso, ma a quello che vede. Deve dimenticare se stesso per essere lì.
Paul Auster, L’invenzione della solitudine (1993), Milano, Anabasi
unosolo, la project room di 1/9unosunove, inaugura l’inizio della propria attività con una installazione site-specific realizzata da Elín Hansdóttir (Reykjavík, 1980). In occasione della sua prima mostra personale in Italia l’artista islandese ha lavorato profondamente sullo spazio e con lo spazio della project room per poterne sfruttare le peculiari caratteristiche architettoniche al fine di creare qualcosa che sembrasse familiare ma che allo stesso tempo portasse con sé i presupposti per una esperienza spaziale inaspettata. Alterando ciò che normalmente troveremmo al nostro ingresso, Elín Hansdóttir tenta di spostare l’attenzione da una situazione esterna all’esperienza intima del visitatore.
Le installazioni site-specific di Elín Hansdóttir assumono molteplici forme e includono illusioni ottiche e uditive, elementi architettonici mobili e tunnel labirintici. L’artista crea mondi autosufficienti che sembrano operare secondo proprie regole, trasformando completamente uno spazio in un altro che possa sfidare ogni nostra aspettativa e che sembra esistere solo in un momento particolare nel tempo. Sebbene le sue installazioni siano complicate in termini di progettazione e realizzazione tecnica, esse assumono un aspetto semplice, austero: il suo lavoro opera così come una sorta di pagina vuota pronta per essere riempita dall’esperienza e dall’interazione con l’osservatore.
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